Anche in questo numero “Spazi Esclusi” vi offre una varietà di argomenti: come in un caleidoscopio deframmenta la realtà, affinché possiate ricostruirla leggendo. Secondo questo stile, fluido ma legato all’aforisma e alla domanda, che spezza il ragionamento ma solo per virare verso direzioni impreviste, si presentano le argomentazioni di Marta Lock, scrittrice e critico d’Arte che abbiamo avuto l’onore di accogliere nella rubrica “Oltre il visibile”. Anche di questo tassello si compone il nostro variopinto puzzle: l’abbiamo costruito avvalendoci del consueto lavoro di squadra, ma sempre attente al disegno generale che deve venir fuori. E direi che proprio il “fuori” è tema centrale del nostro approfondimento culturale, questa volta. La redattrice esperta in giurisprudenza saprà condurvi con garbo in un percorso storico che affronta la follia e tutto ciò che sta oltre i limiti della sanità mentale, in un luogo forse inesistente di cui si cantilenava da bambini, lasciandoci poi con fertili dubbi circa la sottile linea divisoria tra il dentro e il fuori. Esplorando le abitudini anglosassoni, fuori dalle prassi locali, scopriremo come comportarci in caso di un invito a cena fuori zona, e poi, sulle tracce di un percorso didattico intrapreso dalla Professoressa Francesca Rando ficcheremo, con la rubrica sul sociale, il nostro naso, come sempre dovremmo, fuori dalla vita confortevole del quotidiano per accorgerci che, in mare e oltre, c’è un mondo scomodo e poco raccontato con cui fare i conti: la tragedia dell’immigrazione. Qui più chiaramente i confini bruciano, o si spezzano, e ciò che si riversa diventa attualità che va rielaborata e risolta, perché il lasciare “fuori” diventa più chiaramente quell’illusione che va superata con la conoscenza. Fuori dalla noia, gabbia mentale della consuetudine, scopriremo con la psicologa di redazione in quanti e quali modi tendiamo a strutturare il nostro tempo: non tutti sono validi, così questa forsennata fuga verso l’esterno potrebbe rivelarsi pericolosa. La rubrica di Scienza prevede un’incursione giocosa fuori dagli stereotipi, che lascia però nel lettore una ben più profonda impressione e qualche domanda su come recepiamo, in realtà, i paradigmi del nostro tempo. Fuori dal tempo e dalle strade solite ci condurrà, come sempre, la nostra redattrice che cura la rubrica dei viaggi, accompagnandoci in una sonnolenta Sofia, priva di insolente bellezza, ma che sovrappone, col suo fascino, lo stato d’animo interno dello spettatore alle sue atmosfere esteriori, grevi di storia e di fumo da sigari antichi. A due passi dall’estate vi consigliamo poi una refrigerante spremuta di libri: curiosando scoprirete che lo scenario è un Gran Ballo, che nonostante gli sforzi della sua organizzatrice resta irrimediabilmente fuori dagli appuntamenti dell’alta società. Peccato, comunque voi potrete andare lo stesso, leggendo il libro, se la recensione vi stimolerà curiosità e interesse. Infine inauguriamo questo mese la rubrica “Monologhi d’autore” una bella intersezione audace tra l’articolo e la drammatizzazione teatrale della propria esperienza di vita: leggeremo una testimonianza toccante legata alle battaglie di Francesca Sindoni, insegnante impegnata nella lotta anti violenza e Referente del gruppo nazionale della “Carta dei diritti della bambina”, documento che, azione dopo azione, con sforzo congiunto di molte donne e sinergia d’intenzioni, sta riducendo sempre più lo spazio del fuori, e facendo il suo ingresso nelle scuole, in politica, in società, e dentro l’informazione mediatica, per far parte integrante sempre più e sempre più correttamente della conoscenza della gente. Buona, anzi, edificante lettura!
Mi chiamo Irene e sono il direttore di questo magazine on line, fondato con l’Associazione Culturale “Le Ciliegie”. Nel lontano 2003 mi sono laureata in Filosofia con 110 su 110 e lode, tesi in Bioetica sull’esistenzialismo francese, e proprio come Jean Paul Sartre, mio filosofo del cuore, ho idea che “terminerò la mia vita esattamente come l’ho iniziata: tra i libri”. Sono una giornalista culturale e una docente di Filosofia e Storia: il giornalismo è la mia scusa per scrivere, l’insegnamento la mia palestra. Ma la verità, dietro tutte queste maschere di carne, è che sono una scrittrice, e scorre inchiostro nelle mie vene.
Anna
3 Luglio 2019 — 09:53
Davvero interessante e complimenti..magari scriveremo qualche articolo insieme