Nel mondo marino esistono legami ed interazioni tra gli organismi a volte essenziali per la loro sopravvivenza. Il contatto non sempre è ben visibile ai nostri occhi e solo se ci fermiamo ad osservare e riflettere ci accorgiamo di questo importante rapporto. La vita degli organismi è legata agli ambienti in cui vivono, o meglio ogni specie per poter vivere in modo ottimale deve trovarsi nel suo luogo ideale. Come nel mondo terrestre anche in quello marino esiste un contatto non visibile ma indispensabile alla vita, ed è il legame tra il regno vegetale e quello animale. I vegetali, alla base della catena alimentare da cui dipende l’esistenza di tutti gli organismi, rappresentano una fonte di cibo diretta ed indiretta. Nel Mar Mediterraneo, oltre alle alghe, vive una vera e propria pianta endemica che si è adattata vivere in mare, la Posidonia oceanica. Come tutti i vegetali, oltre a produrre una elevatissima quantità di ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana, è importante per diversi motivi. Infatti, protegge le coste dall’erosione ed è un bioindicatore, ovvero la sua presenza evidenzia che le acque sono pulite. Viene spesso confusa con un’alga ma in realtà è una vera e propria pianta formata da radici, fusto, foglie, fiori e frutti. Sott’acqua forma delle praterie sottomarine che vanno a costituire un ecosistema caratteristico in cui trovano rifugio molti organismi che trascorrono la loro esistenza al sicuro e al riparo.
Molti pesci depongono le loro uova tra le foglie della Posidonia oceanica, così saranno protette da eventuali predatori come anche i loro piccoli. Per questo motivi le praterie di Posidonia sono definite come zone di nursery. Tra le specie di pesci che spesso è possibile vedere nuotare, in banchi numerosi, in prossimità delle preterie troviamo il Sarago, l’Occhiata e la Salpa. Quest’ultima, Sarpa salpa, è una specie dal colore argenteo e dalla presenza di strisce longitudinali gialle o dorate. In questo ambiente trova il suo habitat ideale e un’abbondanza di cibo sufficiente alla sua sopravvivenza essendo un organismo erbivoro. Anche le castagnole, Chromis chromis, soprattutto i piccoli dalla colorazione blu-violetta, trovano tra le foglie della Posidonia il loro rifugio ottimale. Altri pesci che vivono in questo ricco e delicato ecosistema sono i cavallucci marini e i pesci ago cavallino. Questi ultimi sfruttano la loro forma e la colorazione per mimetizzarsi con le foglie morte della Posidonia. Infatti, presentano un corpo allungato con muso rettangolare, lungo e appiattito lateralmente e a volte lo si vede immobile in posizione verticale tale da imitare anche il movimento ondulatorio delle foglie stesse. Anche molti invertebrati marini trovano in queste praterie il loro luogo ideale per vivere. La presenza della Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande del Meditterraneo che può raggiungere notevoli dimensioni talvolta fino ad un metro, è spesso legata proprio alle praterie di Posidonia. È una specie endemica del nostro mare, dichiarata protetta, la cui presenza oggi però è fortemente minacciata da una epidemia che sta decimando intere popolazioni. Electra posidoniae, appartenente ai Briozoi, è un tipico organismo coloniale di colore bianco calcareo. Vivono attaccati alle foglie ricoprendole abbondantemente e facendole apparire quasi completamente di colore bianco.
Foto di Alessia Condorelli
Copyright ©️ 2020-2030, “Spazi Esclusi” – Tutti i diritti riservati.
Sono Alessia, laureata in Scienze Biologiche indirizzo Biologia Marina presso l’Università degli Studi di Catania e da sempre affascinata dall’ambiente marino. Crescendo è diventato parte fondamentale della mia vita come le immersioni subacquee che mi hanno permesso di ammirare dal vivo le meraviglie che popolano questo mondo. Purtroppo oggi questo ambiente è fortemente minacciato da noi stessi, da qui l’idea di trasmettere una maggiore conoscenza del “Pianeta Blu” che ci permetta di viverlo e rispettarlo con maggiore coscienza.