Arriva improvviso.

A volte ci sfiora leggero,

gentile, porta con sé promesse.

Restiamo incantati a guardare l’istante perfetto.

È un sorriso che

si schiude inatteso

un guizzo in uno sguardo

un tocco di rosa nel cielo

che imporpora il mare

un canto fra i rami

l’eco di una canzone lontana

sapore di casa

profumo di pane

ragù che cuoce lento

risate di un bimbo

restare più a lungo a dormire

guardare negli occhi

che t’amano

una voce che, rotta,

confessa un segreto

risate fra amici

cantare mentre guidi

guardare una cosa

e pensare a qualcuno.

È trovare parole

dipingere vita

suonare le corde dell’anima.

A volte invece è un’onda

che tutto travolge.

È l’amore che ti cade addosso

o ti esplode dentro

senza un apparente motivo.

Le nostre vite scorrono come un treno sui binari: a volte veloce, a volte lento. Spesso accade che per lungo tempo tutto si svolga con una certa monotona ripetitività. Possiamo andare avanti per anni facendo esattamente sempre le stesse cose, un po’ come nel film “Il giorno della marmotta” in cui a Bill Murray è dato di rivivere ossessivamente sempre lo stesso giorno.

Si resta quasi in uno stato di sospensione magari accarezzando quel progetto nascosto nel cassetto o meditando quei cambiamenti interiori che andrebbero fatti.

La routine che tanto ci schiaccia funge allo stesso tempo da copertina di Linus, ci dà sicurezza e comfort. Perché di quei momenti ripetuti che tanto ci annoiano e ci avviliscono noi conosciamo ogni sfumatura e ci muoviamo sicuri. Poi all’improvviso ecco accadere qualcosa che stravolge tutto. Spesso non un evento da fuochi d’artificio ma piuttosto una cosa piccola piccola che ci porta addirittura a radicali cambi di rotta: a volte basta uno sguardo sconosciuto incrociato per strada, una frase buttata lì a caso, una canzone o un film. Si mette in atto un cambiamento lento ma deciso ed ecco avviata quella trasformazione che ci farà cambiar binario.

Altre volte può accadere invece d’esser letteralmente travolti da qualcosa di eclatante: sono i momenti in cui dovremmo essere più cauti e che invece viviamo tuffandoci dentro al vortice perché, diciamocelo, l’adrenalina che si prova è impareggiabile.

Sono questi ultimi i casi in cui d’improvviso la vita cambia portandoci a demolire e ricostruire, sia nell’accezione negativa che positiva.

Di certo credo che poche cose come l’innamoramento possa portare ad un vero e proprio terremoto. D’improvviso è come se la tua vita subisse un bel candeggio e nulla di ciò che eri e che caratterizzava la tua vita esistesse più. Tutto ha un che di nuovo, tu sei nuovo! Non si conoscono ostacoli di sorta, il fisico fiorisce pronto a creare quasi una nuova entità con l’altra persona.

In entrambe le situazioni, il lento cambiamento o la svolta improvvisa, l’istante va colto ed accolto senza opporre resistenza lasciandosi andare a quella trasformazione che è dovuta, che è già una fermata prevista lungo il binario della nostra vita.

Disse Anais Nin  “Milioni di persone vivono così (o muoiono così) senza saperlo: lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con le loro famiglie. Crescono dei bambini. E poi avviene qualche trattamento shock, una persona, un libro, una canzone, che le risveglia e le salva dalla morte. Alcuni non si svegliano mai.”

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