Da venerdi 9 agosto al giorno 1 settembre sarà aperta al pubblico la mostra “Sospesi”, di Giuseppe Gianì presso Palazzo Landolina, Noto.

La mostra di Giuseppe Gianì, patrocinata dal comune di Noto, è un omaggio all’energia e alla speranza delle nuove generazioni nella lotta per la salvaguardia della natura. Allestita nel suggestivo contesto barocco della città, a Palazzo Landolina, l’esposizione si distingue per il suo approccio innovativo e coinvolgente, che parte dai bambini per veicolare un messaggio di ottimismo e responsabilità ecologica. L’artista siciliano, noto per il suo impegno artistico e sociale, ha creato un percorso espositivo che mette i più piccoli al centro della narrazione. Attraverso opere vibranti ed evocative, di notevole pregio artistico, si esplora il rapporto tra l’infanzia e la natura, evidenziando come i bambini, con il loro entusiasmo e la loro capacità di sognare, possano diventare i veri custodi del nostro pianeta. La mostra si sviluppa attraverso diverse sezioni tematiche, in un percorso visivo, mentale e psicologico, ognuna delle quali affronta un “capitolo” specifico come la tutela ambientale, la guerra e le migrazioni e l’ultima stanza è quella che chiude il cerchio e porta metaforicamente alla soluzione dei problemi. I dipinti di Gianì, ricchi di colori e simbolismi, invitano i visitatori a riflettere sulla necessità di proteggere gli ecosistemi, promuovendo un atteggiamento positivo e proattivo. I bambini dell’opera “Sospesi”, sono i protagonisti indiscussi dell’esposizione, e proprio loro sono portatori di speranza, in grado di contrastare il disfattismo e la rassegnazione che spesso caratterizzano la visione degli adulti. Un’ opera dove il tronco cavo simboleggia il futuro instabile dove siedono i due bambini sospesi su un panorama di cemento e ciminiere. Sono loro l’ultima speranza per sollevare il mondo con la loro purezza e sono in pena per lo stato di salute della terra ma sanno che ridando spazio alla natura si può rinascere.  Gli incontri dell’artista con i bambini delle scuole, sottolineano l’importanza del potenziale delle nuove generazioni nel guidare il cambiamento e costruire un futuro migliore. La mostra di Giuseppe Gianì a Noto è dunque un invito a guardare al futuro con fiducia, riconoscendo nei bambini i veri protagonisti del cambiamento. La loro freschezza, il loro entusiasmo e la loro determinazione sono le chiavi per affrontare le sfide ambientali e sociali con ottimismo, rompendo le catene del pessimismo e della passività che spesso limitano gli adulti. Un’esperienza che ispira e motiva, ricordandoci che il destino della natura è nelle mani delle nuove generazioni.

Giuseppe Gianì

Foto di Carmen Battaglia

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