Quante volte in preda all’ansia, allo stress, ci siamo fatti sopraffare dalle emozioni. In quel preciso momento si insinua un pensiero che non va più via. Si rimugina e rimugina su quello che diventa una vera e propria ossessione, tanto da azionare comportamenti talvolta compulsivi senza comprenderne il motivo. Cosa lascia traccia nella mente di una persona apparentemente sana? Gli eventi traumatici sappiamo bene che possono essere disparati tanto da impattare sulla vita e sull’essere profondo di ognuno di noi. Il cocktail del serial killer: di una personalità deviante e un comportamento ossessivo-compulsivo. Generalmente il disturbo ossessivo compulsivo si caratterizza di due elementi, da un lato le “ossessioni” immagini, idee senza un vero e proprio senso logico, e dall’altro le “compulsioni” che sono il modo in cui si risponde all’ossessione mettendo in atto atteggiamenti alle volte insensati. Rientra nella categoria Richard Chase, noto come il vampiro di Sacramento delirante, paranoico e ossessionato dal sangue. Nato nella metà degli anni ’50, cresce in un ambiente familiare estremamente violento. Sin dall’infanzia i suoi comportamenti sono evidenziati da quello che oggi chiamiamo la triade di MacDonald ossia piromania, crudeltà verso gli animali e enuresi notturna. Già da adolescente mostra i primi disturbi paranoidi. Viene ricoverato in ospedali, nel suo delirio credeva che qualcuno gli avesse rubato l’arteria polmonare. Il sangue gli era stato rubato e stava diventando polvere, doveva quindi necessariamente bere quello degli animali per sopravvivere. Ricoverato in un ospedale psichiatrico gli viene diagnosticata una forma di schizofrenia paranoide e sindrome di Renfield (cosiddetto vampirismo clinico) ossia una forte attrazione per il sangue. Segue una terapia sperimentale e dopo lascia la clinica psichiatrica perché lo dichiarano non pericoloso. Siamo tutti d’accordo sul fatto che un soggetto del genere non doveva lasciare il reparto di psichiatria! Dopo qualche anno infatti inizia con i primi omicidi efferati. La polizia individua subito il colpevole e perquisiscono la casa di Chase costellata di orrori in ogni angolo. Viene classificato come serial killer disorganizzato, agisce in preda all’istinto e al delirio ossessivo per il sangue. Nel 1979 viene processato e dichiarato colpevole di sei omicidi e condannato alla pena di morte. I deliri continuano anche in carcere tanto che morirà suicida nella sua cella. Cosa nasce dalla fissazione, dal tormento, dalla follia, dal delirio… solo un’anima mostruosa?
“Talvolta, ahimè, la coscienza dell’uomo sopporta un fardello così pesante di orrore che può essere scaricato solo nella tomba. Così l’essenza di tutti i crimini resta sconosciuta.” (cit. E.A. Poe)
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Sono Simona, avvocato, docente di Diritto e criminologa. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania. La curiosità verso quei circuiti e/o cortocircuiti della mente e dell’ambiente circostante mi ha portato ad esplorare tanti micro mondi lasciati nell’ombra. L’obiettivo è quello di dare visibilità agli invisibili, raccontando il mondo con serietà ed una buona dose di ironia. Ispirata dalla ricerca di quella Dea cieca che spinge una “mini-toga” a guardare sempre avanti con impegno. Il mio biglietto da visita: “Lo si voglia o non lo si voglia, io giustizia e verità impongo!” (Dario Fo).