Una bambina di un anno e mezzo perde il padre, ma per lei non cambia nulla. Non ne avverte la mancanza, non soffre della sua assenza. Com’è possibile? Viene da chiedersi. La spiegazione è questa: lei continua a vederlo, a parlargli, a tenergli la mano e crescere con lui. Sembra la trama di una bella fiaba noir, è invece si tratta della insolita infanzia della medium Susi Gallesi, volto noto alle televisioni che però rifugge convegni, salotti e popolarità, e racconta oggi ai microfoni di Spazi Esclusi la sua esistenza in bilico tra i due regni, la terra e il cielo.
Quando ha iniziato a comunicare con i defunti?
Ho perso il padre a un anno e mezzo e ho continuato a vederlo in senso fisico. È stato il mio accompagnatore. Non ho mai sentito la mancanza di mio padre, perché era con me. Non davo importanza al fatto che gli altri non lo vedessero. Negli anni la situazione è cambiata perché verso i dodici anni ho iniziato a vederlo come fascio di luce, non più in forma fisica, è cambiata l’immagine e ho iniziato a vedere altre persone, senza mai provare paura.
Se la morte è ancora vita, cade ogni paura. Quali sensazioni riceve durante questi contatti?
Serenità, pace, amore. Inizialmente proiettavo tutto sulla figura di mio padre, era Dio e angeli, luce e ogni cosa, mi accompagnava sempre: non c’era spazio per la paura. Ho iniziato poi a capire che sono tutti delle guide: potevo dunque vedere un’altra persona già trapassata ed era possibile ricevere lo stesso amore che mi dava mio padre. Adesso vedo mio padre, vedo mia madre, li vedo tutti, ma se dovessi vedere altri a me conosciuti o sconosciuti ricevo l’identica sensazione. Incontrare i nostri cari ci unisce a un amore diverso, c’è qualcosa in più, ma io adesso non ho priorità: accetto chi arriva.
Come vede la “vita oltre la vita”?
Mi hanno portato nel loro mondo. A volte ho visto dei luoghi somiglianti alla terra con delle differenze: l’erba ha una consistenza diversa, che potevo avvertire a piedi nudi, gli alberi più alti, le persone hanno una luce diversa e una sensazione di immensa pace; a volte ho visto tutto bianco, con una luce che non esiste umanamente, e provato una sensazione di amore e pace, non c’è rabbia non c’è stanchezza, è come rifocillarsi dopo un anno di duro lavoro, è una sensazione meravigliosa. Non so come esattamente sia, ho ricevuto immagini e sensazioni e dunque a me sembra potrebbero esserci natura, animali e della luce bianca.
Sente di essere una privilegiata?
Ho chiesto a mio padre il perché abbia questa comunicazione con i defunti, circostanza che è pesata anche a me in determinati momenti dell’esistenza, mi ha raccontato questa cosa in modo semplice, con la richiesta di tenermi per mano e farmi crescere insieme a lui, io credo sia stata scelta sin dalla nascita, per dare prove, far comprendere agli altri la vera realtà, che la morte non esiste e c’è una continuità, dunque un percorso di vita non casuale. Ognuno di noi conosce, già prima di incarnarsi, cosa verremo a fare su questa terra, quali progetti realizzeremo: decidiamo. Adesso mi sento una privilegiata, non lo chiamo dono poiché c’è un percorso di rinunce e sofferenza dietro, per questa mia dualità, infatti vivi in due mondi diversi e devi imparare a conciliarli e privilegiare sempre la vita terrena, poiché io comunque sono umana e devo vivere pienamente questa esperienza. La priorità tendono però ad essere loro, dentro il mio cuore, ma io so che questa vita la devo vivere, e fare ciò che ho deciso, imparare, per cui la porto avanti con amore e apprezzandola sempre.
Crede nella reincarnazione?
Non ci credevo, ma i defunti mi hanno spiegato che le anime che vivono su questa terra sono sempre le stesse, non ne nascono nuove, siamo sempre noi. Ci si reincarna dopo molti anni, non ne conosco bene i meccanismi ed è giusto che non conosca tutto. Da bambina avevo fretta di andare di là, ritornare da mio padre, ma ora comprendo che questa vita a noi serve. Avevo paura di vivere, non di morire, per me questa vita era dolore, io conoscevo un amore, attraverso la comunicazione con gli spiriti, che sulla terra non possiamo mai trovare. Abbiamo sentimenti qui sulla terra che ci allontanano dalla fedeltà, dall’amore puro, dalla semplicità; c’è rabbia, egoismo, cattiveria. L’inferno è qui. Qui conosciamo ogni dolore perché ci servono i dolori, perché tramite le sofferenze noi capiamo. Non è Dio a elargirli, noi stessi abbiamo scelto certi percorsi per imparare nel modo migliore.
Comunica con il suo angelo?
Riesco a contattare il mio angelo relativamente da poco, da circa venticinque anni. Prima non mi accorgevo che era il mio angelo, l’ho poi capito dalla diversa energia, poiché gli angeli possiedono un’energia molto più forte. Anche nelle cose semplici loro possono aiutarci, ci salvano lì dove possono farlo, non impediscono la morte che ha una data già stabilita. Ci aiutano nel quotidiano, noi abbiamo bisogno di materialità, e in tutto questo, se lo chiediamo, possono venirci incontro.
Come avvengono i contatti?
Loro usano la mia voce. Ho sempre ricevuto qualcuno di loro, non ho bisogno di concentrarmi, a volte viene qualcun altro ma nessuno è rimasto senza contatto per mio tramite, ho ricevuto particolari che si chiariscono nel corso del tempo, senza condizionarci la vita, senza darci delle risposte materiali, che a volte è bene non conoscere, però ci danno molte indicazioni sulla loro identità, io riferisco in fretta parlo velocemente, usano la mia voce per parlare, infatti faccio registrare il messaggio.
Può essere negativo per loro questo contatto con i vivi? Potrebbe interrompere il loro percorso?
Assolutamente no. Loro hanno bisogno di questa comunicazione perché serve a noi. Vogliono vederci felici, sereni e aiutarci a comprendere il senso della vita. Loro hanno bisogno di farci capire che ci sono, che abbiamo l’aiuto e che ogni evento che ci accade, per quanto infelice, l’abbiamo scelto. Ogni cosa ha una soluzione se affrontata, perché noi abbiamo capito di poterla affrontare, averne le risorse, altrimenti non l’avremmo posta sul nostro cammino. Dall’altra parte abbiamo una consapevolezza diversa, quindi le decisioni sono state poste in un’ottica non umana ma più ampia, con saggezza superiore. Il destino è già tracciato ma esiste il libero arbitrio, queste difficoltà poste sul cammino vanno affrontate e gestite in piena libertà.
Vuole riportare alcuni messaggi ricevuti, un insegnamento o un monito?
Mi hanno insegnato a non avere aspettative, a fare ogni cosa solo per la mia crescita personale, senza speranza di ricevere in cambio qualcosa. Se mi rendo conto di non essere ricambiata, oggi, mi dispiace per la persona che non è in grado di ricambiare. Cambia molto l’atteggiamento nei confronti della vita. Per quanto riguarda invece i messaggi universali mi hanno ad esempio messo in guardia con le sensazioni, anche tramite sogni, o comunicazioni angeliche molte volte, tuttavia è esperienza da maturare e comprendere nel tempo, per noi esseri umani. Avevano preannunciato la pandemia parlando di guanti bianchi, respiro soffocato, ordini che ci avrebbero dato, decimazione umana, il messaggio è molto chiaro a una rilettura attuale, ma al tempo appariva criptico e confuso. Conoscono gli eventi e ci avvisano.
Qual è il segreto della sua incrollabile serenità d’animo?
Sono serena, è vero, ho trovato un equilibrio, ma tutti possiamo arrivare ad avere questo stato d’animo. Il segreto è dirsi sempre: “Io ho scelto questa vita, e tutto quello che mi porta: un certo tipo di persone con cui dovevo fare questo percorso, gli eventi che incontro e ogni cosa mi accada. So che tutto questo se affrontato correttamente mi farà crescere”.
Ha mai dubitato delle sue percezioni?
Sono sicura che quello che sento sia la verità, voglio dare certezza agli altri. I messaggi che ricevo non sono sempre facili da decifrare ma nel tempo trovano senso. Molte persone scettiche hanno mutato atteggiamento, molti psicologi si sono aperti a questo genere di collaborazioni, incontri che cambiano la vita. Per il resto conduco una vita tranquilla, non amo le occasioni di popolarità come convegni e congressi, non mi metto nella massa, non per superiorità, ma perché non mi trovo in quel tipo di ambiente.
Esistono incontri e contatti difficili, magari con determinate anime cupe?
Non ho paure, anime cattive non ne esistono, anche chi è cattivo non lo sarà dall’altra parte, ha solo avuto un percorso più difficile. L’anima non ha cattiveria, ha un archivio dove mantiene le proprie vite e i propri percorsi, ma non esistono anime non buone, questo mito deve essere sfatato, poiché non esiste nulla di brutto dall’altra parte, l’inferno è questo. Le persone che fanno del male non sono felici, la felicità arriva da ciò che fai, e ti far star bene. Fare il male comporta rabbia, odio e tutto questo non può mai condurre alla felicità.
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Mi chiamo Irene e sono il direttore di questo magazine on line, fondato con l’Associazione Culturale “Le Ciliegie”. Nel lontano 2003 mi sono laureata in Filosofia con 110 su 110 e lode, tesi in Bioetica sull’esistenzialismo francese, e proprio come Jean Paul Sartre, mio filosofo del cuore, ho idea che “terminerò la mia vita esattamente come l’ho iniziata: tra i libri”. Sono una giornalista culturale e una docente di Filosofia e Storia: il giornalismo è la mia scusa per scrivere, l’insegnamento la mia palestra. Ma la verità, dietro tutte queste maschere di carne, è che sono una scrittrice, e scorre inchiostro nelle mie vene.
Grazia Frattallone
25 Ottobre 2023 — 09:14
Semplicemente straordinario. Grazie 🙏