Quanti hanno organizzato il viaggio dei loro sogni? L’entusiasmo, l’eccitazione della ricerca e quei luoghi da visitare anche solo per cambiare aria. E poi, soggiornare in un confortevole hotel facendoti coccolare anche solo per pochi giorni. Eppure non tutti gli hotel sono accoglienti come sembrano. Come soggiornare nel macabro e famoso “Fair Hotel” di Henry H. Holmes.Tutto cambia! Ma facciamo un passo indietro. Herman Webster Mudgett, alias Henry H. Holmes nacque nel 1861 nel New Hampshire da una famiglia benestante. Considerato essere il primo serial killer documentato negli Stati Uniti. Da sempre affascinato dall’anatomia ed infatti il suo primo hobby era quello di uccidere e smembrare animali randagi. Studiava medicina all’Università del Michigan ma la sua carriera fu interrotta perché scoperto a rubare cadaveri. Spacciava i corpi trafugati per parenti morti in incidenti stradali, li sfigurava appositamente in modo da non essere riconoscibili e poi incassare il risarcimento assicurativo. Inizia così una carriera come abile truffatore ma la sua vocazione… Gli omicidi! Fece costruire un edificio di tre piani, sopranominato “il Castello”, non proprio incantato e fatato. Durante la costruzione del “Castello” si avvaleva di diversi operai cambiandoli spesso così da confondere agli occhi esterni l’orribile struttura. Il Fair Hotel era un edificio complesso, composto da un piano inferiore con molti negozi. Ma i piani superiori erano un vero incubo con stanze disposte in modo caotico e labirintico. I pavimenti erano pieni di trappole. Passaggi segreti, spioncini nascosti, pareti semoventi, camere senza finestre ed insonorizzate. Una botola che si apriva dal bagno con uno scivolo che portava ad un cubicolo senza finestre. Stanze “dedicate” all’impiccagione e altre stanze sigillate ermeticamente per asfissiare le vittime. Può mai mancare un seminterrato all’altezza dell’orrore? Continuando per il tour degli orrori, nel seminterrato trovarono vasche acide corrosive, un forno crematorio ed un comodo tavolo per dissezione anatomica per far sparire i corpi. Le sue vittime preferite? Erano ovviamente per lo più turisti, la maggior parte donne, senza disdegnare uomini e bambini. Oltre ad incassare i soldi dell’assicurazione di poveri malcapitati caduti nelle sue grinfie, vendeva i loro corpi o scheletri alle scuole di medicina. Dopo l’ennesima truffa assicurativa le agenzie ormai si insospettirono. Fu arrestato, dapprima, per truffa. La polizia indaga fino alla perquisizione del suo “Castello”, e lì scopriranno quanto di più macabro. La maschera di Holmes cade definitivamente e viene accusato formalmente di soli nove omicidi ma la ricostruzione della sua vita, così come i ritrovamenti nel castello degli orrori fecero salire le presunte vittime a più di duecento persone. Venne impiccato il 6 maggio 1986 e morì dopo una lenta agonia. Che fine fece il famoso Castello degli orrori? Un incendio lo distrugge completamente come a purificare un male che difficilmente verrà dimenticato. La paura dei mostri forse non è poi così ingiustificata?
“Il mostro che si crede essere l’eccezione, è la regola. Andate al fondo della storia: Nerone è un plurale.” (cit. Victor Hugo)
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Sono Simona, avvocato, docente di Diritto e criminologa. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania. La curiosità verso quei circuiti e/o cortocircuiti della mente e dell’ambiente circostante mi ha portato ad esplorare tanti micro mondi lasciati nell’ombra. L’obiettivo è quello di dare visibilità agli invisibili, raccontando il mondo con serietà ed una buona dose di ironia. Ispirata dalla ricerca di quella Dea cieca che spinge una “mini-toga” a guardare sempre avanti con impegno. Il mio biglietto da visita: “Lo si voglia o non lo si voglia, io giustizia e verità impongo!” (Dario Fo).