La legge per la sopravvivenza nel mondo animale, incluso quello marino, regola tutte le attività e le relazioni. Infatti, gli organismi viventi spesso mettono in atto comportamenti specifici che vengono poi trasmessi all’interno del gruppo da una generazione all’altra, permettendo così alla propria specie di evolvere. Le strategie attuate possono essere legate al raggiungimento di un obiettivo che può riguardare la riproduzione, la ricerca di cibo, l’esplorazione o la fuga dai predatori. In particolare nell’ambiente marino tutti gli abitanti impiegano le loro capacità per sfruttare al meglio quello che la natura offre loro, ed ottenere il massimo beneficio. Nel farlo naturalmente vanno incontro a svariati errori e prove casuali ma sempre legate ai loro istinti primari ed alla sopravvivenza, ciò va avanti fino a quando non trovano la strategia più vantaggiosa per il raggiungimento dei loro obiettivi. Ai nostri occhi, le loro intenzioni non sempre facili da comprendere, spesso si traducono e si interpretano come una grande creatività propria di molti abitanti del mare. Alcune specie di delfini che popolano le barriere coralline, per evitare di tagliarsi il muso con i coralli, durante la ricerca di cibo, lo proteggono con le spugne. Alcuni studi hanno dimostrato che le femmine insegnano questa curiosa tecnica alle loro figlie così che tale comportamento verrà trasmesso alle generazioni future. Non solo i mammiferi marini sono animali creativi, ma anche tra gli invertebrati si trovano organismi, apparentemente molto semplici, ma in grado di stupirci non appena entriamo nelle loro vite. Il polpo, animale tipicamente ingegnoso, è dotato di un sistema nervoso molto sviluppato ed i suoi tentacoli sono ricchi di neuroni quasi come se ognuno di essi avesse una sorta di cervello. Per questo motivo questi simpatici animaletti ci stupiscono riuscendo a svolgere azioni, a prima vista molto elementari per noi, ma sicuramente complesse per loro. Durante alcune osservazioni sul loro comportamento, è emerso che se all’interno di un acquario insieme ai polpi si collocano dei barattoli contenenti piccoli crostacei ed altri invertebrati di cui sono ghiotti, i polpi riusciranno, con i loro tentacoli ad aprirli per catturare le loro prede e nutrirsi. Anche durante la costruzione della loro tana, si mostrano molto fantasiosi raccogliendo gusci di conchiglie e sassi, che ammucchiano davanti alla loro casetta pensando così di essere ben nascosti. Purtroppo questa strategia non risulta molto vincente in realtà, tale cumulo risalta subito all’occhio ed è ormai noto che dietro a quest’opera si nasconde il nostro amico polpo. Come un pittore con la sua creatività ricopre la sua tela di colori, possiamo pensare che le piccole lumache di mare, appartenenti agli Opistobranchi, facciano lo stesso con il loro corpo indossando colorazioni e disegni molto vistosi. Entrambi attirano la nostra attenzione ma naturalmente l’obiettivo finale sarà diverso. Per le lumachine è un avvertimento della loro pericolosità. Infatti, questi apparentemente innocui animaletti riescono ad incamerare le cellule urticanti delle loro prede senza subirne conseguenze per poi utilizzarle a loro volta come arma di difesa. Quindi i loro colori sgargianti sono solo un chiaro segnale per gli altri abitanti del mare di starne alla larga. Al contrario un bel quadro colorato sarà sempre uno spettacolo da ammirare e di cui godere.
Foto di Alessia Condorelli
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Sono Alessia, laureata in Scienze Biologiche indirizzo Biologia Marina presso l’Università degli Studi di Catania e da sempre affascinata dall’ambiente marino. Crescendo è diventato parte fondamentale della mia vita come le immersioni subacquee che mi hanno permesso di ammirare dal vivo le meraviglie che popolano questo mondo. Purtroppo oggi questo ambiente è fortemente minacciato da noi stessi, da qui l’idea di trasmettere una maggiore conoscenza del “Pianeta Blu” che ci permetta di viverlo e rispettarlo con maggiore coscienza.