L'informazione fuori dalle righe

Creatività          

L’uomo che guarda e chiede ha solo un modo

per non perdere se stesso:

creare con la mente,

comporre e disfare parole senza senso,

cercare nuovi sensi a verbi antichi.

Le età si perdono in luoghi senza spazio.

I giochi della mente scandiscono quella fugace lacrima che chiamiamo vita.

Ho sempre pensato che la cosa più bella che l’uomo possieda sia la capacità di creare ciò che universalmente consideriamo bello. Questo ci distingue dalle altre specie animali, questo ci eleva spiritualmente e soprattutto questo rende più accettabile ciò che di tremendo e nefasto riusciamo a fare. Creare è una necessità dell’anima, quasi un modo per esternare un sentimento indicibile. E forse c’è anche un briciolo di vanagloria nel sentirci un po’ più simili a Dio. Così ci prodighiamo nel creare con le parole le storie più incredibili, con i colori mettiamo sulla tela moti dell’animo comuni a tutti noi. Plasmiamo la materia creando un corpo dove prima era solo pietra, inventiamo formule e marchingegni avveniristici. Ma forse adesso ci si spinge un po’ più in là: a breve l’intelligenza artificiale sarà in grado di creare un quadro o un romanzo al posto nostro e a noi non rimarrà che inserire pochi dati e premere un invio. Ecco se dovessi pensare alla morte dell’uomo la immagino così: privato del suo istinto creativo.

“La creatività è il piacere più grande. È il solo vero valore aggiunto della vita, capace di comprendere tutti gli altri”.

(Gianni Agnelli)

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