Sarà il clima, il cambio di stagione, il cinguettio degli uccellini, la musica di sottofondo udita solo dagli interessati, l’allineamento cosmico delle stelle che fa del “bacio rubato”, gradito, segretamente voluto e così imprevedibile, qualcosa di estremamente romantico! E poi dopo il bacio? Il vissero felici e contenti è ormai un mito da sfatare se anche il principe azzurro per quel bacio rubato a Biancaneve rischia un’accusa di violenza sessuale. Il mondo delle fiabe è sicuramente scosso dalle accuse rivolte al principe ma lasciamo il finto perbenismo disneyano ai benpensanti del nostro tempo. Noi ci occupiamo di baci e consensi nel mondo reale, perché non tutti sono teneri e romantici. Un bacio “estorto” senza il consenso integra il delitto di violenza sessuale di cui all’art. 609 bis Codice Penale “Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto; 2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi”. La norma tutela la libertà sessuale intesa come autodeterminazione della propria sfera personale e degli atti che la compongono. Con il concetto di atto sessuale, si intende ogni atto posto in essere con coscienza e volontà di invadere la sfera intima di una persona senza il suo consenso. La stessa giurisprudenza puntualizza che per atti sessuali si intende quelli che “riguardano zone erogene differenti, idonei al contempo ad invadere la sfera sessuale del soggetto passivo mediante costringimento”. Un bacio sgradito, dunque integra una condotta illecita se il consenso non è concesso coscientemente e in piena volontà. Invece, il semplice e innocente bacio sulla guancia? Non è propriamente una zona erogena ma se coartata e non libera dal consenso configura violenza sessuale. Ovviamente, deve sempre operare una valutazione da parte del giudice caso per caso, in base alla complessità della condotta, tenendo conto dei rapporti tra le persone coinvolte, l’ambiente in cui l’azione si svolge, l’incidenza sulla libertà sessuale della persona offesa e ogni altro elemento di fatto che rilevi una indebita compromissione della libertà sessuale della vittima. Il bacio così ricco di significato viene svuotato, laddove si annida malizia, prepotenza e violenza va tutelato. I benefici del bacio sono ormai conosciuti da tutti, le difese immunitarie aumentano, si bruciano calorie in eccesso per non parlare dell’endorfina e della dopamina che fanno festa! Ed anche se rubato, purché nella piena coscienza di due corpi che si riconoscono e accolgono, il bacio diventa prima di tutto un ponte tra due mondi.
” Bacio che sopporti il peso della mia anima breve in te il mondo del mio discorso diventa suono e paura” Alda Merini.
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Sono Simona, avvocato, docente di Diritto e criminologa. Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Catania. La curiosità verso quei circuiti e/o cortocircuiti della mente e dell’ambiente circostante mi ha portato ad esplorare tanti micro mondi lasciati nell’ombra. L’obiettivo è quello di dare visibilità agli invisibili, raccontando il mondo con serietà ed una buona dose di ironia. Ispirata dalla ricerca di quella Dea cieca che spinge una “mini-toga” a guardare sempre avanti con impegno. Il mio biglietto da visita: “Lo si voglia o non lo si voglia, io giustizia e verità impongo!” (Dario Fo).