Il patto: accordo tra due parti, basato su uno scambio e tornaconto reciproco, al quale si ricorre quando si desidera ardentemente qualcosa. Ma quali sono le cose che desideriamo più ardentemente? Come sempre il mio pensiero va alla letteratura, campo in cui predomina l’espressione delle passioni e dei desideri dell’uomo, e si posa su uno dei desideri più ambiziosi : superare i limiti umani! La letteratura europea, e in particolare quella inglese, ci propone diversi esempi di “overreacher” (colui che vuole superare, andare oltre) che sono protagonisti di affascinanti opere d’arte. Il volere superare i limiti umani, però, implica sempre la sfida dell’ Autorità Divina, alla quale seguono, di solito, una punizione e un ridimensionamento del protagonista alla sua condizione umana. Il capostipite degli overreacher è quindi ovviamente Satana, che nel racconto della Genesi si ribella a Dio e, cacciato nell’Inferno, riorganizza la sua rivincita. Il racconto biblico è rievocato da John Milton nel suo “Paradise Lost”(1667), dove ci viene presentato un Satana orgoglioso e superbo che, nel persuadere i suoi seguaci (gli angeli caduti) a ritentare una rivincita, sostiene solennemente che “meglio comandare nelle Tenebre che essere servo nella Luce”. Già la letteratura del Cinquecento ci presenta, però, un altro prototipo di overreacher: il Dr Faustus di Christopher Marlowe, un intellettuale che avendo già esplorato tutti i campi delle conoscenze umane vende la sua anima al Diavolo in cambio di ventiquattro anni di conoscenze sovrumane. L’opera si conclude con la dannazione di Faustus, sullo sfondo della sua disperazione, non dovuta però al suo pentimento, quanto alla paura di ciò che lo aspetta; ed è proprio il suo mancato pentimento che determina la sua dannazione, poiché impedisce alla Misericordia Divina di intervenire. Spostandoci qualche secolo dopo troviamo il capolavoro di Mary Shelley, “ Dr Frankenstein”(1818), il cui sottotitolo la dice lunga: “Il moderno Prometeo”. Il richiamo del mito classico è eloquente, essendo Prometeo il titano che ruba il fuoco al Dio Zeus per liberare gli uomini dalla loro subordinazione agli dei; ma scoperto dal Dio viene imprigionato e sottoposto alla tortura perenne di avere il fegato mangiato ogni giorno dai rapaci, dopo che ogni notte l’organo si ricostituisce. In modo simile, Dr Frankenstein sfida l’Autorità Divina: è uno scienziato che vuole dare vita agli esseri inanimati e quindi vuole appropriarsi del potere creativo che è esclusivo di Dio. Assemblando diverse parti di cadaveri e tramite l’uso della chimica e dell’elettricità, lo scienziato riesce a mettere in vita un essere inanimato. In realtà, nonostante il progetto iniziale, “l’essere umano” risulta essere gigantesco e spaventoso, così da destare terrore tra tutti ed essere rifiutato da tutti, perfino dallo stesso Frankenstein. Non trovando una sua collocazione sociale né affettiva, il “mostro” si rivolta contro il suo “creatore”, sterminando dapprima tutti gli affetti più cari dello scienziato e poi dandogli la caccia fino a procurargli la morte; ancora una volta quindi l’overreacher viene punito, restando vittima della propria ambizione. Alla fine dell’Ottocento ci imbattiamo in una rivisitazione moderna del Dr Faustus, ovvero il Dorian Gray di Oscar Wilde che, in cambio dell’eterna giovinezza e bellezza, vende la sua anima in un tacito patto con il Diavolo. Anche lui rimane però vittima della sua ambizione, poiché ossessionato dal ritratto che al posto suo riflette tutti segni della vecchiaia e della sua vita dissoluta, lo pugnala, decretando la sua stessa morte, essendo il quadro la concretizzazione della sua stessa anima. Allo stesso modo il Dr Jekyll di R. L.Stevenson, (1886) cerca di separare il Bene dal Male all’interno dell’essere umano, sperimentando una pozione che lo trasforma, ogni volta che ne beve, in un essere ripugnante e maligno, Mr Hyde. Alla fine questi prende il sopravvento su Jekyll che, costretto ad ucciderlo per porre fine alla catena di misfatti messi in atto dall’essere maligno, provoca la sua stessa morte, confermando che è impossibile scindere il bene dal male all’interno dell’essere umano.
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Mi chiamo Donatella, dopo una laurea in Lingue e Letterature straniere, dopo aver lavorato presso grossi alberghi e dopo diverse esperienze di teatro, sono approdata all’insegnamento dell’inglese a… studenti giovani e adulti, lavoratori e disoccupati, estetiste, parrucchieri, seminaristi, fino all’ agognato ruolo raggiunto nel 2015! Oltre ad insegnare Lingua e Letteratura inglese, mi dedico ad attività di vacanze studio all’estero, ad eventi artistico-letterari e ad attività di canto sacro.